di Giuseppe Fioriello
Quando l’arte italiana auto-celebrata da sé stessa con i suoi sacerdoti che pensano di giocare in serie “A” e pretendono di iscriversi al campionato mondiale, ma con la “Sindrome del giovane Indiana Jones” (guardare ed imitare gli artisti di 50 anni fa), cosa si potrebbe consigliar loro?
VENITE A STUDIARE I TERRITORI!
MURGIA: la murgia è quella parte collinare che divide sostanzialmente la pianura adriatica dalla spina dorsale appenninica. I suoi colori, e i suoi eroi: poeti, contadini, muri a secco, odori e il resto del suo universo.
Sabato 14 ottobre presso il “Museo Archeologico di Bitonto” (Fondazione De Palo-Ungaro) in via G. Mazzini 44, si è aperta una mostra di pittura «MURGIA» omaggio dei pittori Luigi Basile, Enzo Morelli e Domenico Scarongella a Tommaso Fiore.
Tommaso Fiore, colui che ha epitetato con orgoglio i pugliesi un “popolo di formiche”, potrebbe essere un monito per chi vuole giocare facile, “andate a zappare” (nel senso di lavorare sodo).
Le opere presentate dai tre non sono di nostalgia, ma sono la coerenza di chi ha vissuto un mondo, e, quest’ultimo, per le sue modalità operativo-tecnologico non esiste più.
Tutto è cambiato e mai più si tornerà indietro! Un anelito di umanità dal passato che vada verso il nostro futuro speriamo sia ancora possibile.
Vi saluto oggi, 17 ottobre 2023 con un testo di Tommaso Fiore:
“sui campi brulli pesano le nubi, sopra le nubi volano i rapaci, ma sempre van le allodole garrendo, su questi e su quelle. Ma gli uccelli, si sa, si contentano di poco e non negano la loro gioia a nessuno”.