INSIEME PER CREARE UN PERCORSO TATTILE
Ora l’arte diventa di tutti.
C’è il tour per i non vedenti
di Michele Cotugno Depalma
da «EDICOLA DEL SUD»
Il “FabLab Poliba” (Cento, tecnologico interprovinciale di fabbricazione digitale) e il “Museo archeologico De Palo-Ungaro” insieme per un progetto innovativo per la fruizione del patrimonio culturale a Bitonto.
Grazia all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, sarà creato un percorso museale tattile per estendere la fruizione dei beni culturali a utenti con diversabilità. L’obiettivo è ridurre le distanze tra il patrimonio culturale e i suoi fruitori,che diventano visit-attori coinvolti in una realtà tangibile tutta da scoprire, sperimentando muove abilità e conoscenze, con un approccio attivo e intuitivo. Il percorso museale tattile integrerà il percorso museale tradizionale e sarà alimentato da reperti archeologici del museo Bitontino selezionati, scansionati e riprodotti al vero in 3D in modo da renderli accessibili al tatto e fruibili anche a ciechi o ipovedenti.
All’interno del museo di via Mazzini sarà allestita una postazione VR che, con l’ausilio di un visore, consentirà di immergersi ed esplorare il museo nella sua veste virtuale, scoprendo e interagendo con le ricostruzioni tridimensionali dei singoli reperti. «Sono convinto. dichiara Nicola Pice, presidente del museo – che questa innovativa iniziativa potrà concorrere non poco alla valorizzazione della conoscenza del museo archeologico, rendendolo maggiormente, più che un luogo da visitare, un crocevia di incontri e di reazioni, uno spazio dinamico e performativo, inclusivo e ospitale. nella consapevolezza che lo sviluppo di una ragione museale si sostanzia nel riuscire a essere luogo di mediazione trai patrimonio che gestisce e la collettività e nel una immagine del museo non ancorata ad un “visitare” muto ed effimero». «Grazie alla messa in esecuzione di progetti promossi dal Comune di Bitonto – è la voce di Nicola Parisi, numero 1 del FabLab – il FaLab Poliba, tra più autorevoli laboratori di fabbricazione digitale in Italia e il Musco archeologico De Palo-Ungaro propongono insieme un arricchimento dell’offerta culturale, impiegando le nuove tecnologia digitali».