Mostra Fotografica
Si è inaugurata l’altra sera nel foyer del Teatro Traetta la mostra di 26 artisti-fotografi organizzata dal Circolo Fotografico Bitonto in collaborazione con la Fondazione De Palo-Ungaro e l’Amministrazione Comunale. La mostra, avente per tema «Pelle». Tracce di storie individuali’, prende avvio dai versi tratti dalla poesia “Il limone lunare” di Danilo Dolci “
Se l’occhio non si esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l’uomo non immagina, si spegne.
In questi versi si chiarisce l’importanza del vedere (ovvero del focalizzare un punto di vista) e del toccare (ovvero dello stabilire un contatto reciproco), nella certezza che è proprio da questo vedere e toccare che scaturisce il sapere (ovvero la possibilità di cogliere le strutture e il senso della vita). In questa logica si dipana il lieve fluire delle immagini di questa mostra. Un vedere che si tocca e si sente. Una percezione di “raggi-di-mondo”. Una narrazione di dimensioni di mondo che parlano di noi e dicono una emozione narrata, una registrazione dell’istante, una staticità silenziosa, un senso dell’attesa, un’etica della vita. La pelle si fa racconto di sé, si pone come soglia tra l’esteriorità e l’interiorità, si articola come cerniera dell’introspezione, si distende come mappa topografica. La pelle con le sue ferite, con i suoi tatuaggi, con le sue placche, con i suoi incroci di pieghe. La pelle sui volti che ha una sua voce e segna la diversità dei tempi. La pelle dei corpi tra luminescenze e iridescenze, tra dissolvenze e gioco di luci e ombre, tra avviluppi di rete e piumaggi, tra esplosioni di seni e nudità. La pelle con una concretezza e nitidezza visiva che penetra nei dettagli e si traduce in evidenti metafore. Ogni foto, che ha una sua dignità artistica, si carica di un’audacia che scuote l’osservatore, gli chiede una continua collaborazione interpretativa, lo porta a vedere e a vedersi, a contemplare e ad immaginare, a porsi domande e cercare di dare risposte.
Una mostra da ve-de-re.