Anche le primordiali comunità greche rendevano omaggio alla figura materna, venerando la dea Potnia, una divinità femminile associata alla terra e alla fertilità degli animali. La Madre per eccellenza è rappresentata però dalla titana Rea, madre di tutti gli dei dell’Olimpo, simbolo di rinascita e fecondità.
Per questa occasione, vi presentiamo un guttus a vernice nera della seconda metà del IV secolo, una forma vascolare di piccole dimensioni tipicamente legata alla figura materna, con un’ansa ad anello posizionata in maniera perpendicolare ad un beccuccio cilindrico, in modo da permetterne l’utilizzo per l’infante tenuto in braccio.
Un particolare tipo di guttus, chiamato tintinnabulum, conteneva piccoli oggetti (in genere delle palline di terracotta) che, liberi di muoversi dopo la poppata, rendevano il guttus un vero e proprio giocattolo, emettendo un tintinnio al movimento. Alcuni di questi esemplari sono esposti nel nostro museo.